Qual è il consiglio che dai sempre ai tuoi clienti prima di partire?
Dico sempre di entrare in contatto e in empatia con il popolo sardo e le sue tradizioni. La Sardegna è un’isola dal carattere forte, ma chi viene qui con la voglia di scoprire, senza preconcetti, viene accolto con un calore incredibile. È importante lasciarsi guidare dai racconti delle persone, dalle loro abitudini e dai loro valori, perché è così che si può davvero capire l’essenza della nostra terra.
C’è una meta sottovalutata che consiglieresti ai viaggiatori?
Senza dubbio l’entroterra sardo, che è una continua scoperta. Due zone in particolare meritano più attenzione:
- Il Sulcis Iglesiente, una terra ricca di paesaggi minerari e storie legate all’estrazione dei metalli, che raccontano un passato di lavoro e sacrificio. È una zona affascinante, selvaggia e perfetta per chi ama il trekking e le escursioni naturalistiche.
- L’Ogliastra, una regione dove si trovano ovili tradizionali immersi nella natura e paesaggi mozzafiato che si affacciano sul mare. Qui la vita segue ancora i ritmi lenti di un tempo e si ha la possibilità di incontrare artigiani che lavorano come nei tempi antichi, ma con un tocco di arte moderna e contemporanea. È una fusione di passato e presente che conquista chiunque venga a scoprirla.
Qual è la richiesta più curiosa che ti è stata fatta da un cliente?
Ah, questa è una domanda che mi fa sorridere! La richiesta più comune – e forse la più impossibile da soddisfare – è:
"Mi puoi indicare la spiaggia più bella della Sardegna, ma che sia deserta a luglio e agosto?"
Ecco, questa è davvero una domanda mitica! La Sardegna è un paradiso, ma a luglio e agosto i suoi angoli più belli sono amati e frequentati da tantissime persone. Però, con qualche trucco e con un po’ di spirito di avventura, si possono ancora trovare calette più riservate, soprattutto andando nelle zone meno battute.