C’è un’esperienza o un servizio di cui sei particolarmente fiero?
Naturalmente, il servizio dedicato al turismo delle Radici. È un tema che ci sta molto a cuore, perché ci permette di accogliere persone che vogliono riscoprire la propria identità, i luoghi dei loro nonni o bisnonni. È un viaggio emotivo, che spesso lascia il segno.
Qual è il consiglio che dai sempre prima della partenza?
Dico sempre: "You are in Sicily!"
Qui il tempo si è fermato, per cui... non guardare mai l'orologio. Chi arriva deve imparare a rallentare, a godersi il momento, a lasciarsi andare alla bellezza spontanea che offre questa terra.
C’è una meta che secondo te è ancora troppo sottovalutata?
Assolutamente sì: il Parco delle Madonie e i suoi borghi. È un luogo che offre un percorso fuori dai circuiti del turismo di massa. Le persone che vengono qui sentono una connessione ancestrale con la terra dei loro antenati. È un territorio che racconta storie autentiche e vere, basta solo avere il tempo di ascoltarle.